Ubisoft, tra giochi cancellati e titoli posticipati: la difficoltà che deriva dalla transizione
Ubisoft ha cancellato tre giochi senza preavviso e ha ritardato ancora una volta l'uscita dell'atteso titolo in sviluppo Skull and Bones.
Nelle dichiarazioni rilasciate mercoledì, la società ha affermato di "affrontare grandi sfide poiché l'industria continua a spostarsi verso mega-brands e di concentrarsi su titoli di lunga durata che possono raggiungere giocatori di tutto il mondo, attraverso piattaforme e modelli di business diversificati".
Ubisoft ha affermato di aver passato gli ultimi quattro anni a tentare di adattare i suoi "cavalli di battaglia" (Assassin's Creed, Far Cry, Ghost Recon, Rainbow Six e The Division) alle nuove tendenze e dinamiche. "Tuttavia, i giochi di questa fase di investimento devono ancora essere rilasciati, mentre i nostri recenti lanci non hanno funzionato come previsto".
La società ha affermato che le vendite di software durante le festività natalizie sono state "notevolmente e sorprendentemente più lente del previsto", con Mario + Rabbids: Sparks of Hope e Just Dance 2023 tra i giochi che non hanno soddisfatto le aspettative.
L'editore ha anche rivisto al ribasso le sue previsioni di prevendite nette per l'anno fiscale in corso (2022-23) che si concluderà a marzo.
Ubisoft ha anche affermato di voler ridurre i costi di circa 200 milioni di euro nei prossimi due anni "attraverso ristrutturazioni mirate, disinvestendo in alcune attività non fondamentali...", aggiungendo che "continuerà a cercare di assumere persone di grande talento per i suoi più grandi titoli e servizi live”.
Oltre a Skull and Bones, durante l'anno fiscale 2023-24, Ubisoft ha dichiarato di voler rilasciare Assassin's Creed Mirage, Avatar: Frontiers of Pandora, "e altri giochi premium ancora da annunciare, tra cui anche uno di grandi dimensioni, come promettenti titoli free-to-play...”. I prossimi titoli free-to-play dell'editore includono il gioco per PC e console The Division Heartland e i titoli per dispositivi mobili The Division Resurgence e Assassin's Creed: Codename Jade.
Ubisoft vuole che la sua attività riguardi principalmente i servizi live, con franchising come Assassin's Creed trasformati in un servizio live multipiattaforma che offra una selezione di giochi in continua evoluzione, e arrivare a quel punto è difficile, lento e costoso, richiede di acquisire un sacco di nuove competenze. Inoltre, è rischioso.
Anche altri editori e sviluppatori stanno prendendo in considerazione questa trasformazione per i loro giochi in una forma o nell'altra. Bisogna anche poi considerare che il pubblico potrebbe non trovare appetibile giocare ad un determinato titolo trasformato per essere fruibile live. L'unica cosa certa in tutto questo è il rischio per l'azienda che si imbarca in questa impresa di trasformazione, e se lo sforzo economico necessario sia sostenibile in termini di risorse di sviluppo.