Bjergsen è diventato il giocatore con più uccisioni in LCS
“Mi fa sentire vecchio, decisamente”, inizia così, tra il serio e l’ironico, l’intervista realizzata da Coby Zucker dopo lo scorso weekend a uno dei giocatori più rappresentativi della storia dell’LCS nordamericana: Soren Bjerg, da tutti conosciuto come Bjergsen. Ormai ventisei anni, un primo ritiro alla fine del 2020 dopo lo 0-6 subito al girone dei Worlds nello stesso anno, un 2021 da coach dei suoi TSM a cui sembrava aver deciso di legarsi per sempre, diventando anche socio di minoranza. Poi la decisione di tornare a giocare ma cambiando, per la prima volta dal suo arrivo in Nord America, squadra, passando agli storici rivali dei Team Liquid.
Danese con un brevissimo passato nella scena europea prima di decidere di oltrepassare l’oceano, Bjergsen la scorsa settimana ha raggiunto la sua 2274esima uccisione in LCS nel quarto game della serie, poi persa 3-2, contro gli 100 Thieves nei playoff del campionato, facendo sfumare inoltre, almeno per il momento, la qualificazione al mondiale. Il midlaner ha così superato il detentore del titolo, fermo a 2273, lo storico giocatore Jason “Wildturtle” Tran, tra i più “prolifici” della competizione partita nel 2013 a cui Wildturtle, prima del ritiro arrivato in questo 2022, aveva partecipato in ogni suo singolo split.
Già a inizio anno Bjergsen aveva superato il suo ex-compagno di squadra nei TSM Yilian Peng, “Doublelift”, ritiratosi anche lui alla fine del 2020. Tuttavia la prima sensazione provata da Bjergsen è stata appunto quella di sentirsi datato: “Significa che ho giocato per davvero tanto tempo” - ha specificato a Zucker - “Ma è davvero bello arrivare a questi risultati personali. La mia intenzione è di continuare a macinare kill e di accumularne così tante che sarà difficile per chi verrà dopo di me raggiungermi.” La difficoltà di chi verrà dopo non risiede tanto nell’essere uno dei giocatori con più uccisioni sulla Landa partita dopo partita ma nel ritrovarsi a un livello così alto per così tanto tempo: nonostante si sia fermato un anno, Bjergsen si trova a competere nella massima serie da dieci anni ormai. In un titolo esports come League of Legends in cui è sempre più difficile rimanere in vetta, che sia per i cambi di meta, che sia per la volatilità dei roster dei team, vuoi per il continuo ricambio generazionale e per la sempre maggiore concorrenza, è altrettanto non facile immaginare che un giocatore possa in futuro rimanere così tanto tempo in vetta.
Mentre c’è soddisfazione per il record personale, Bjergsen è però concentrato sui prossimi due obiettivi di squadra: vincere il titolo, riportandolo in casa Liquid dopo anni, e conquistare l’accesso al mondiale, ormai appuntamento fisso per l’organizzazione. Per il Nord America a qualificarsi sono stati finora 100 Thieves e Cloud9, il cui giocatore Jensen, parlando di record, ha raggiunto la sua ottava qualificazione consecutiva ai Worlds. Rimangono solo due posti e una concorrenza agguerritissima. Il prossimo avversario saranno i CLG: “Non penso che siano un team impossibile da affrontare ma non sono decisamente male, anzi. Sono un team a cui dobbiamo portare rispetto per quanto hanno fatto vedere in questo Summer Split con una crescita costante del loro livello”, ha raccontato Bjergsen. Che ha proseguito: “Abbiamo avuto modo di confrontarci spesso in allenamento nelle ultime settimane, quindi penso che entrambi abbiamo un’ottima lettura l'uno dell’altro e su come vorremo giocare. Tutto si deciderà probabilmente su come ogni squadra si approccerà mentalmente alla partita.”
Nel frattempo Bjergsen potrebbe superare, o almeno avvicinarsi a superare, un altro record: quello delle presenze in LCS. Lo scorso weekend, seppur usciti sconfitti contro i TSM, i Flyquest hanno permesso al loro support Aphromoo di diventare il giocatore con più presenze nel campionato nordamericano superando anche in questo caso Wildturtle che nel corso di un singolo weekend si è visto detronizzato in due diverse statistiche. Aphromoo è salito in vetta con 597 game giocati, mentre Bjergsen è diventato l’unico rimasto ancora in attività che può potenzialmente raggiungere la cima: il danese è attualmente a 572 game giocatori in LCS, un record pazzesco se ricordiamo che si è fermato per un anno. “Il mio obiettivo rimane la conquista del titolo LCS”, ha chiuso Bjergsen. Un titolo che per lui manca da due anni con l’ultimo conquistato nel 2020: “Chiaramente voglio la qualificazione al mondiale ma nella mia testa il primo obiettivo in questo momento è il trofeo nordamericano: voglio alzarlo nuovamente al cielo.”