La Francia vuole costruire un ecosistema esports nazionale
Tra pochi mesi, precisamente a maggio, Parigi ospiterà uno dei più importanti eventi esports al mondo: un major di Counter-Strike: Go, titolo ormai ventennale ma che non accenna assolutamente a perdere di importanza. Il tactical shooter di Valve è anzi uno dei più blasonati a livello competitivo che continua a registrare il tutto esaurito agli eventi dal vivo. A organizzarlo sarà Blast, tournament organizer di livello internazionale che negli ultimi anni ha raggiunto un livello sempre più alto di attenzione su CS:GO ma anche su Rainbow Six Siege, titolo sui cui sbarcherà in modo definitivo proprio in questo 2023.
L’occasione per comprendere meglio cosa aspettarci dalla Francia nel settore esports ora e nei prossimi anni è arrivata proprio dalla presentazione del major di CS:GO di Parigi effettuata ai piedi della Tour Eiffel con la partecipazione di grandi nomi della politica francese: Amelie Oudea-Castera, Ministro dello Sport con delega ai Giochi Olimpici e Paralimpici, e Jean-Noel Barrot, vice-Ministro per la Transizione Digitale e le Telecomunicazioni, insieme ovviamente ai rappresentanti di Blast.
Proprio durante l’appuntamento per presentare il Major è stata rivelata la strategia che la Francia ha deciso di adottare e di mettere in pratica per diventare un’eccellenza in campo esports e costruire un vero e proprio ecosistema nazionale che consenta non solo alle realtà locali di operare nelle migliori condizioni possibili, accedendo a investimenti e sgravi fiscali, ma presentandosi al tempo stesso come un paese attrattivo per giocatori, organizzazioni e tournament organizer esteri.
Il piano, che nella sua completezza sarà rivelato questa estate, è il frutto di una profonda collaborazione tra il Ministero della Cultura, dell’Economia e dello Sport, tre interi reparti statali che hanno unito le forze per disegnare la migliore strategia possibile. Una strategia sposata in pieno dal presidente francese Emmanuel Macron che già in campagna elettorale aveva fatto intendere di voler puntare forte su questo comparto del più ampio settore digitale, confidando di poter portare un evento esports di livello internazionale in concomitanza con i Giochi Olimpici che la capitale d’oltralpe ospiterà nel 2024.
Contrariamente a quanto avviene spesso in Italia, tuttavia, in Francia le promesse elettorali sembrano trovare riscontro concreto anche dopo le elezioni. Un primo passo in tal senso, come anticipato dai due ministri, è la creazione di un visto ad hoc che permetta a tutti i giocatori professionisti di entrare nel paese per competere con le squadre locali o partecipare agli eventi internazionali, senza dover passare dalla burocrazia classica e generica. Visto che ovviamente sarebbe allargato anche a caster, allenatori e tutti coloro che lavorano a un determinato evento competitivo. La prima immediata conseguenza è che la Francia, rispetto al resto d’Europa, diventerebbe immediatamente più attrattiva per i giocatori internazionali, potendo ricevere il permesso d'ingresso in modo molto più semplice, duraturo e specifico.
Gli alti obiettivi del governo riguardano poi la costruzione di una struttura solida dell’ecosistema esports francese, andando anche a sostenere in modo più diretto la scena amatoriale e dilettantistica in cui operano numerose associazioni francese: un modo per far crescere i talenti locali e creare il famoso path to pro, il percorso che porta i giocatori a scommettere sulla propria passione, sulle proprie abilità per raggiungere il professionismo.
Infine l’ultimo obiettivo dichiarato sarà poi quello di incrementare il numero di eventi esports ospitati sul territorio francese: notizia di poche ore fa, Montpellier ospiterà ad esempio le finali 2023 dell’LEC, il campionato europeo di League of Legends. Fiore all’occhiello sarà anche l’Olympic Esports Week, rassegna che sarà inaugurata quest’anno a Singapore a giugno e che la Francia ospiterà alla fine del 2024, dopo i Giochi: lo scopo, a detta del governo transalpino, è di permettere al pubblico internazionale e locale di familiarizzare di più con l’esports.