Sorpresa: l’Overwatch League non è più un franchising (o quasi)
La Overwatch League tornerà a marzo 2023 ma non è questa la novità più grande. Activision Blizzard ha presentato anche quali saranno i cambiamenti all’ecosistema competitivo e il principale riguarda una prima apertura a un modello più “aperto” rispetto al tradizionale franchising con cui tutto è iniziato nel 2018. In particolare nelle regioni orientali la serie cadetta, l’Overwatch Contenders, acquisirà ancora più importanza.
La stagione 2022, la quinta, è stata tra le più lunghe di sempre con le finali che si sono disputate solamente a ottobre: in mezzo il lancio di Overwatch 2, il passaggio competitivo al nuovo sistema di 5v5 (abbandonando il 6v6 iniziale) e il recente non rinnovo dell’accordo di Blizzard con Netease che ha di fatto momentaneamente sospeso l’utilizzo dei suoi giochi, Overwatch incluso, sul territorio cinese, che sia per proprio diletto o per professionismo, senza dimenticare la corsa alle vie legali per molte organizzazioni esports rimase deluse dall’andamento della lega in questi anni.
Nel frattempo nell’attuale offseason più di 100 giocatori si sono ritrovati gettati nella mischia del mercato, senza alcuna garanzia di rinnovo del contratto e in attesa di conoscere qualcosa di più del proprio futuro. Intanto i primi dettagli rivelati dalla stessa Overwatch League raccontano di una stagione che inizierà a marzo 2023 con un torneo Pro-Am, ovvero tra giocatori professionisti e giocatori amatoriali: in particolare saranno le squadre della regione occidentale, indicativamente quelle a cavallo dell’oceano Atlantico, a sfidare i team provenienti dalla serie cadetta, l’Overwatch Contenders.
La Overwatch League vera e propria, invece, inizierà il 27 aprile. La prima importante novità è l’abbandono dei consueti quattro stage per passare a una stagione più marcata con soli due tronconi: lo Spring Stage e il Summer Stage. Al termine di entrambi ci sarà un evento internazionale, il Midseason Madness al termine del primo e le Grand Finals al termine del secondo, in modo molto simile a come funziona su League of Legends. Addio anche al sistema dei League Point: la qualificazione ai tornei più importanti sarà garantita solo dai risultati ottenuti nei tornei regionali di qualificazione.
Per quanto riguarda la East Region, invece, la principale novità è che prevederà un ecosistema competitivo più aperto rispetto agli anni precedenti: i team del Contenders o delle Open Division potranno infatti guadagnarsi il diritto di compere al fianco delle squadre più blasonate della Overwatch League. Corea del Sud, Asia, Australia e Nuova Zelanda ospiteranno degli eventi regionali per i team che fanno parte della scena competitiva di secondo piano: i dodici team che ne verranno fuori parteciperanno allo Spring Stage Opens che consentirà loro di giocarsi la possibilità di qualificarsi al Midseason Madness superando le squadre della OWL. Questo formato si ripeterà poi nel Summer Stage.
In occidente invece i team del Contenders di Nord America ed Emea si confronteranno con quelli della Overwatch League nel primo evento competitivo della stagione. Il torneo Pro-Am vedrà 20 team coinvolti che saranno suddivisi in quattro gironi: i migliori otto avanzeranno alla fase successiva, un tabellone a eliminazione diretta con un montepremi da 100.000 $. Non un prizepool gigante ma sufficiente per iniziare al meglio la nuova e potenzialmente rivoluzionaria stagione di Overwatch.