Faze Clan, è un tracollo senza fine in borsa: Nasdaq a rischio
Nel 2022 i Faze Clan, una delle più grandi organizzazioni di esports al mondo, sia sotto il profilo dei risultati competitivi che dei contenuti di intrattenimento legati al gaming, erano finalmente riusciti a presentarsi in borsa. Sul listino tecnologico del Nasdaq i Faze erano partiti con una quotazione di 1 miliardo di dollari, facendo storcere il naso a molti esperti del settore e dell’economia dubbiosi che un’organizzazione esports potesse avere tale valore. O almeno mantenerlo nel tempo.
Le prime settimane infatti erano state più che incoraggianti con le singole azioni che ad agosto avevano raggiunto il picco di 20 $ ciascuna. Da quel momento però il loro valore ha iniziato una lunga e costante decrescita, con il deprezzamento delle azioni che oggi, agli inizi del 2023, ha toccato un dollaro, scendendo addirittura al di sotto. Una corsa verso il baratro che potrebbe portare gli organi di borsa a escludere i Faze dal listino.
Il declino, se così possiamo chiamarlo, delle azioni dei Faze ha numerose cause sia dirette che indirette. Dal canto loro i Faze avrebbero gonfiato le aspettative degli investitori, promettendo investimenti che non sono poi arrivati, o almeno non tutti. Secondo quanto riportato da Forbes, poi, i Faze avrebbero anche problemi di liquidità per far fronte alle spese di inizio 2023: una conseguenza della situazione globale che il settore esports sta vivendo, comune in più paesi, Italia compresa.
Per i Faze il problema attuale rimane tuttavia la quotazione in borsa. Secondo le regolamentazioni statunitensi, un’azienda può rimanere quotata sul Nasdaq finché le sue azioni vengono scambiate a un valore superiore al singolo dollaro: qualsiasi azienda che rimane al di sotto di tale soglia per 30 giorni consecutivi rischia un avviso di esclusione. A quel punto “l’azienda avrà un periodo di ‘compliance’ di 180 giorni durante i quali dovrà ritornare ai requisiti richiesti”.
Per ritornare agli standard Nasdaq, l’azienda dovrà ottenere un prezzo alla chiusura di 1 dollaro per azione per 10 giorni lavorativi consecutivi. “Se un’azienda non dovesse essere riuscita a risolvere i propri problemi di valore delle azioni al termine del periodo di compliance” - si legge nei regolamenti del Nasdaq - “lo staff del listino di borsa invierà una lettera di delisting”. L’azienda potrebbe però ancora non essere del tutto “condannata”: potrebbe infatti richiedere un’audizione che metterebbe in pausa il procedimento di uscita dal listino, una sorta di ultima spiaggia.