Faker e i T1 hanno una nuova agency
Qualche settimana fa la notizia, clamorosa, del rifiuto di Lee “Faker” Sang-hyeok a 20 milioni di dollari all’anno nel campionato cinese LPL, di cui vi abbiamo parlato qui, aveva destato enorme stupore e avevamo provato a spiegare proprio i perché di questa decisione, rintracciandone la motivazione principale probabilmente nel livello competitivo, altissimo, che solo l’LCK coreana può dargli, anche in termini di stimoli. Oggi 26 anni, con il compleanno festeggiato da pochi giorni, Faker potrebbe sembrare a fine carriera e i 20 milioni offerti avrebbero potuto senza dubbio rappresentare un’ottima “pensione”.
Eppure sia il “gran rifiuto” che le ultime notizie che lo riguardano sembrano andare in una direzione totalmente diversa dall’idea di ritirarsi o anche solo rallentare la propria carriera, pensando magari di andare a svernare in altre regioni competitive, come la Cina se non addirittura il Nord America. Lui che è ormai considerato una star in Corea, un rappresentante della nazione nel mondo, un’eccellenza con tre titoli mondiali e dieci trofei nazionali vinti su League of Legends. Faker con i T1 poi quest’anno, dopo i buoni indizi del 2021, è tornato a giocare a livelli altissimi, vincendo nuovamente l’LCK che mancava dallo Spring 2020, esattamene due anni fa, e interrompendo il dominio di 18 mesi dei rivali dei Damwon Kia. Un trionfo arrivato con stile, superando il proprio record di vittorie consecutive vincendo ogni singolo match del campionato 2022, sia in regular season che ai playoff. Attualmente i T1 stanno dominando, come era da aspettarsi, anche il girone A del Mid-Season Invitational, il prossimo grande obiettivo di Faker.
L’età, d’altronde, è solo un numero. E lo dimostra anche la notizia ribattuta da diverse agenzie secondo la quale la CAA Sports, la divisione entertainment e sport della più conosciuta Creative Artists Agency, ha trovato l’accordo con Faker, e con gli stessi T1, per rappresentarli e gestirne dichiarazioni e sponsorizzazioni, oltre che essere di fatto le figure con cui interfacciarsi come intermediari. Leggasi: se si volesse mettere sotto contratto Faker, o se si volesse proporre un rinnovo, bisogna parlare con i suoi agenti, la CAA Sports, appunto. Non è la prima volta che la CAA interagisce con il mondo degli esports: lo scorso anno l’agenzia ha avviato una collaborazione con l’organizzazione americana 100 Thieves, oltre ad aver stipulato accordi globali e regionali con Riot Games per League of Legends e Valorant.
Adesso la CAA punta non solo su un’altra delle organizzazioni esports più famose al mondo, i T1, di proprietà e fondata in Nord America ma conosciuta nel mondo per i suoi team coreani, di Starcraft prima e di League of Legends oggi, ma punta soprattutto su il giocatore più rappresentativo della scena del moba di Riot Games, il miglior che sia finora mai esistito. Faker viene così, anche nel settore delle agenzie, o dei classici “procuratori” se così vogliamo chiamarli, equiparato ad altri 2.000 atleti che la CAA ha già in gestione tra baseball, football americano, hockey, basket e altri ancora.