Giochi Asiatici rinviati, Worlds di League a rischio?
Che la situazione pandemica in Cina in questo momento sia a un altissimo livello di criticità non è un mistero. A quanto pare, però, non sembrano esserci spiragli di miglioramento nemmeno per i prossimi mesi, vista la decisione del Comitato Olimpico Asiatico, l’OCA, di rinviare i Giochi Asiatici che si sarebbero dovuti disputare dal 10 al 25 settembre a Hangzhou, proprio in Cina. I Giochi Asiatici, giunti alla loro 19esima edizione, sono di fatto le Olimpiadi sportive dell’intero continente, riconosciute dal Cio. L’edizione 2022 sarebbe inoltre passata alla storia come la prima a introdurre ufficialmente nel proprio medagliere olimpico gli esports, con diversi titoli coinvolti: League of Legends, Fifa 22, Hearthstone, Pubg Mobile, Street Fighter e diversi altri esports mobile per un totale di 10 videogiochi competitivi protagonisti.
L’OCA nelle ultime settimane si è confrontata quotidianamente sia con il Comitato Olimpico Cinese, COC, che con il Comitato Organizzativo dei Giochi Asiatici di Hangzhou, HAGOC, arrivando alla conclusione, secondo tutte e tre le parti, che non ci sarebbero le condizioni necessarie per immaginare di avere a settembre una situazione pandemica adatta alla disputa della competizione, visto l’enorme numero di atleti (e da quest’anno anche di videogiocatori) che provenendo da metà del globo arriverebbero nella cittadina cinese. Il problema diventa adesso di date perché spostare tutto, a una data ancora non decisa, potrebbe influenzare anche le altre competizioni, sia sportive che esportive.
In particolare a rischiare potrebbero essere anche gli stessi Worlds 2022 di League of Legends che si disputeranno in Centro e Nord America, tra Città del Messico, New York, Toronto e San Francisco verosimilmente lungo tutto il mese di ottobre. Alla competizione parteciperanno tutti i migliori giocatori di League of Legends anche della regione asiatica, gli stessi che senza troppe sorprese verrebbero scelti anche dalle proprie “nazionali”. Risulta difficile immagine che i giocatori vogliano rinunciare a una delle due competizioni, entrambe di grande prestigio e orgoglio.
I Giochi Asiatici, nelle loro date iniziali, avevano già creato problematiche per l’LPL, il campionato cinese, che nel Summer Split verrà compresso nell’arco di un mese e mezzo circa, contrariamente ai tipici tre mesi di competizione come accaduto anche nello scorso Spring Split. La motivazione risale alla necessità di liberare il prima possibile i giocatori selezionati dalla nazionale per potersi allenare insieme e competere successivamente nei Giochi Asiatici. Tale scelta ha recentemente portato Riot Games alla decisione di consentire alla vincitrice dell’LPL, gli RNG, di disputare il prossimo Mid-Season Invitational, in partenza il 10 maggio, da remoto, a causa dell’impossibilità di poter rientrare in Cina in tempo per coprire la necessaria quarantena e l’inizio del campionato. Necessità che, adesso, risulta inesistente e decade ma per il quale è ormai ovviamente troppo tardi da rivalutare.
Ipotizzando che di certo i Giochi Asiatici non potranno essere anticipati, l’unica opzione è di posticiparli: a quando? L’OCA non si è ancora espresso in merito, affermando che fornirà le nuove date il prima possibile, ma è chiaro che se si vogliono evitare i Worlds di League of Legends così come le altre competizioni esports, che solitamente finiscono nel mese di novembre, l’unico periodo rimasto è quello che parte da metà novembre e si conclude a dicembre, a meno di non voler arrivare al 2023. Nel caso si voglia rimanere nel 2022, però, le date ipotizzate potrebbero non essere appetibili per i giocatori: i mesi di novembre e dicembre rappresentano infatti il periodo di pausa e di riposto per tantissimi videogiocatori professionisti, impegnati costantemente quasi quotidianamente durante tutto il resto dell’anno.