Perkz si racconta a EUPhoria: “Possiamo vincere i Mondiali”
Un inizio complicato con uno 0-3 inaspettato che ha fatto subito preoccupare chi li definiva il super team della competizione. Oggi però i Vitality hanno chiuso il girone d’andata con cinque vittorie e quattro sconfitte il che significa, tradotto, che dopo quella prima settimana hanno perso una sola partita e vinte tutte le altre. In più l’attenuante che l’unica sconfitta è arrivata contro i Rogue, attualmente primi in classifica da imbattuti e apparsi una spanna sopra tutti gli altri team.
Intervenuto a EUPhoria, la trasmissione condotta dai caster dell’LEC Daniel Drakos e Marc “Caedrel” Lamont, l’ex-midlaner di G2 Esports e Cloud9 ha raccontato queste prime settimane di campionato, incluse le sue aspettative sul roster costruito dai Vitality per il 2022. “L’obiettivo della mia carriera è vincere il mondiale”, ha rivelato senza alcuna sorpresa: d’altronde chi inizia a competere agonisticamente, che siano esports o sport tradizionali, si deve correttamente porre come fine ultimo di diventare il migliore vincendo il più importante titolo internazionale. Nel caso di Luka “Perkz” Perkovic il traguardo è stato vicinissimo: nel 2019, dopo aver vinto il primo titolo internazionale con la conquista del Mid Season Invitational contro il Team Liquid, i G2 Esports erano arrivati alla finale anche dei Worlds qualche mese dopo, perdendo però a Parigi contro i FunPlus Phoenix in un clamoroso 0-3.
Per Perkz la vittoria del mondiale è diventata nel tempo un’ossessione, iniziando a impattare negativamente anche sulla sua salute mentale, come lui stesso ha affermato: “Ero arrivato al punto che la mia quotidianità era costantemente influenzata da questo pensiero.” Oggi le speranze di tornare ad avvicinarsi a quell’obiettivo risiedono nei Vitality: “Il nostro obiettivo è cercare di proporre differenti stili di gioco durante la stagione in modo da comprendere quali sono i nostri punti di forza e di debolezza.” Motivo che ha probabilmente portato all’inizio shock in LEC con l’inaspettato 0-3. Eppure Perkz rimane più che sicuro del progetto: “Il nostro obiettivo non è il breve periodo, non puntiamo a vincere subito: tutto ciò che stiamo costruendo in questi primi mesi punta al finale di stagione con la qualificazione ai Worlds e la vittoria del mondiale.”
Grande fiducia, inoltre, nei propri compagni di squadra: “Ognuno di noi ha le potenzialità per vincere i Worlds, lo abbiamo costruito apposta.” A parte il support Labros ‘Labrov’ Papoutsakis, gli altri hanno tutti già esperienza internazionale: Carzzy ha disputato due mondiali con i Mad Lions, Alphari uno con i Liquid e Selfmade con i Fnatic. Contrariamente a quanto successo nei Cloud9, poi, i Vitality sono un team che lo stesso Perkz ha contribuito a costruire: “Ero arrivato in quel team già pronto, già realizzato, senza la possibilità di poter cambiare le cose. Inoltre c’era una certa cultura dell’affrontare le sfide e le difficoltà che non apprezzavo: non era la mia visione preferita.”
Tornando alla prima settimana di LEC, Perkz ha inoltre rivelato che quasi nessuno del team stava bene quella settimana: “Stavamo tutti male, io avevo avuto la febbre la notte prima e non ero riuscito a dormire.” Al di là delle potenziali giustificazioni, Perkz è in ogni caso convinto quelle sconfitte siano servite: “Ci hanno fatto comprendere che senza il duro lavoro non possiamo essere né i migliori né un superteam: la prima settimana ha mostrato esattamente cosa non siamo.”
Il prossimo appuntamento dei Vitality è venerdì 11 febbraio contro gli Excel, attualmente sul punteggio di 4-5 ma reduci dalla vittoria a sorpresa contro i Fnatic che li rende, di fatto, un ostacolo da non sottovalutare.