Valorant, a Reykjavik sarà incoronato un nuovo re
La scena competitiva di Valorant è iniziata da appena un anno eppure le narrative su giocatori, squadre e competizioni si sono moltiplicate e radificate fin dall’inizio. Se il primo anno, quello del 2020 di lancio, era stato un semplice test per provare formati competitivi e prendere dimestichezza il tactical shooter appena diventato di dominio pubblico, il secondo, il 2021, ha definitivamente sdoganato Valorant come uno dei migliori e più apprezzati titoli esports al mondo, deciso a inseguire il successo di Counter-Strike: Go che dura ormai da vent’anni.
Il 2021 ha visto tre eventi internazionali disputati in Lan dal vivo: il Master di Reykjavik, il Masters di Berlino i Champions, sempre a Berlino, che hanno rappresentato il mondiale di Valorant. I Sentinels, il primo team, nordamericano, a capire meglio come funzionava il gioco un anno e come sfruttarne ogni singola sfaccettatura, hanno trionfato in Islanda, diventando i primi campioni internazionali. Poi hanno fatto seguito i Gambit, vincitori al Masters di Berlino in un torneo raramente in discussione che ha portato la regione russa sull’olimpo di Valorant. Infine gli Acend, team misto europeo, che in finale dei mondiali in Germania ha sconfitto proprio i Gambit, ottenendo il primo titolo di campioni del mondo.
L’inizio della stagione 2022 non è stato certo semplice per questi tre team, uno alla volta colpito da diverse problematiche. I Sentinels sono in realtà stati i primi a trovare difficoltà una dopo l’altra già nel 2021, fermati da una mancata comprensione dell’evoluzione del gioco a livello strategico e tattico. A Berlino sono stati prima fermati nel derby nordamericano per poi venire clamorosamente eliminati dai Kru Esports dall’Argentina. I Gambit hanno invece vissuto le conseguenze dell’invasione ucraina della Russia, venendo di fatto costretti a lasciar liberi i giocatori per poter proseguire la competizione nel Challengers europeo. Rinominatisi in modo indipendente come M3 Champions (in ricordo della vittoria al Masters III di Berlino l’anno precedente), hanno disputato in una sola settimana le partite sospese in precedenza, vincendole tutte e ottenendo la qualificazione ai playoff. Sconfitti dai Fnatic a Mappa 3 per 23-21 al termine di una delle migliori partite di questa stagione, i M3C hanno poi incontrato i G2 Esports nel lower bracket: perdendo ancora e venendo eliminati. Ancora peggio hanno fatto gli Acend, fuori già al girone del Vct Emea ma per cause diverse: se i Sentinels hanno perso lo smalto pensando forse più a intrattenere che ad allenarsi e i Gambit, anzi, i M3C hanno affrontato delle squadre decisamente competitive, gli Acend hanno dovuto affrontare la problematica Zeek, uno dei loro giocatori più rappresentativi e chiave che non sta affrontando uno dei suoi migliori momenti a livello mentale. Ha ovviamente ricevuto il pieno supporto dell’organizzazione ma non è bastato per ridare fiducia a un ambiente già sottotono nonostante la vittoria mondiale.
La conseguenza finale è che al primo evento internazionale del 2022 non ci sarà nessuno dei vincitori del 2021: né Sentinels, né Acend, né Gambit. Il Masters di Reykjavik che si svolgerà nuovamente in Islanda tra poche settimane incoronerà un nuovo vincitore internazionale: il quarto della scena competitiva di Valorant.