ESW | L. La Gioia racconta il suo percorso con i Kranos Gaming per il titolo Pokémon Unite
Laura La Gioia, (alias Sailor Lalya) team manager dei Kranos Gaming per il titolo Pokémon Unite ha raccontato il suo percorso e quello delle sue due squadre ai microfoni di TMWRadio nella rubrica dedicata agli eSports.
“Con l'uscita di Pokémon Unite per quanto riguarda Kranos Gaming lo stesso CEO, Filippo Romani mi scrisse all'inizio di ottobre che voleva realizzare una squadra competitiva, perché secondo lui Nintendo e Pokémon stanno investendo tanto su Unite. Dopo diversi mesi di scouting e di allenamenti, siamo arrivati ad oggi con 15 ragazzi che si allenano. Abbiamo formato due team di Pokemon Unite per competere negli eSport. Due settimane fa abbiamo fatto le prime partite per le World Championship series e abbiamo vinto il primo turno: non ci aspettavamo ovviamente di vincerlo, però è stato un bel traguardo per noi”.
Pokemon Unite…
“E’ un MOBA ovvero un multiplayer online Battle Arena proprio come League of Legends. Ci sono due squadre da 5 che si affrontano in un'arena, dove l'obiettivo principale e scorare(fare punti ndr) il più possibile per poi al termine dei 10 minuti si fa il conteggio totale e ovviamente se si riesce anche a killare gli avversari ancora. Eventualmente c'è un obiettivo principale che è quello di prendere il Zapdos, che viene piazzato al centro dell'arena: gli ultimi minuti dal termine della partita bisogna cercare di killarlo e chi lo prende solitamente determina la vincita della partita”.
Vantaggi e svantaggi della tua posizione
“C'è molto lavoro dietro e bisogna gestire comunque 16 persone che variano da 15 anni fino ai 32, non abbiamo un limite d'età, l'importante è che abbiano quasi sopra i 16 anni perché poi per le partite bisogna che ci sia proprio da regolamento quel minimo di età. Non sono l'unica ragazza dei team, anzi il nostro giocatore migliore è proprio una ragazza. Siamo una famiglia alla fine, siamo diventati proprio molto uniti e ci troviamo praticamente tutte le sere per allenarci”.
“Sei anni fa quando giocavo e sapevano era una ragazza diventava un problema, cioè veniva prima il fatto che io fossi una ragazza piuttosto di come giocavo…adesso con Pokemon e anche con LOL la situazione penso sia cambiata parecchio. Ci sono tantissime ragazze che giocano e non si fanno nessun tipo di problema e soprattutto la community è molto più accogliente. Poi c'è anche da dire che molti ragazzi appena vedono una ragazza che gioca, non pensano tanto al fatto che lei sia lì per divertirsi o per staccare un attimo dal lavoro, ma magari pensano che sia lì per trovare. Ammiro le ragazze che continuano a giocare senza che si facciano abbattere da certe situazioni.
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