IES, P. Blasi: "Un'incrollabile curiosità di voler sperimentare per migliorarsi"

IES, P. Blasi: "Un'incrollabile curiosità di voler sperimentare per migliorarsi"
© foto di IES
lunedì 28 marzo 2022, 16:00Interviste
di Matteo Mattei
Intervista a Paolo Blasi, CEO & Founder di Independent Electronic Sports

Da qualche giorno è attiva la Independent Electronic Sports, startup dedicata allo sviluppo degli esport. Al timone di questo nuovo progetto internazionale c'è un personaggio ben noto nel panorama esportivo italiano, Paolo Blasi. In un mercato estremamente dinamico ed innovativo come quello degli sport elettronici, la sua esperienza decennale, offre una visione strategica essenziale per chi voglia operare scelte consapevoli. E proprio insieme al CEO & Founder di IES, abbiamo avuto il piacere di conoscere meglio obiettivi e strategie di lavoro.

Come nasce il progetto IES Independent Electronic Sports?
"Independent Electronic Sports è la sintesi di un percorso iniziato nel 2012 con Italian e-Sports Network e che alla base vede una più lunga e passione prima verso i videogiochi e poi verso gli esports. La società nasce per dare risposta alle nuove sfide che gli esports si apprestano ad affrontare e quindi è la scelta di dedicare ancora maggior tempo ed impegno a quest'attività".

Tanti anni di esperienza e ancora la voglia di contribuire alla causa, come sta evolvendo la carriera di Paolo Blasi?
"Il mercato degli esport è in continua ascesa e le opportunità che offre sono innumerevoli basta pensare alla nascita degli sport virtuali che rappresenta una nuova frontiera di sviluppo per gli esport. La mia carriera negli esport è da sempre esplorativa ma più avanzo in questa esplorazione e più scopro che i confini sono ancora molto lontani. Questo è un incredibile stimolo simile all'ebrezza che provano i marinai quando scorgono la meta che spinge a proseguire nella ricerca. Tutto questo mi spinge ad impegnarmi ancor di più in quello che faccio".

Impressioni sullo status attuale degli sport elettronici?
"Negli ultimi dieci anni gli esport sono cambiati moltissimo, basti pensare alla differenza tra i titoli di punta nel 2012 e quelli odierni, all'apertura del Comitato Olimpico Internazionale verso un possibile riconoscimento degli esport o ancora al montepremi del The International che ha superato 40 milioni di dollari nel 2021! Un percorso che vede alla base una sempre maggiore diffusione ed integrazione nella vita quotidiana della popolazione dell'attività video-ludica competitiva. Al livello mondiale gli sport elettronici godono di un'ottima diffusione. Da una mia personale ricerca sono pochissimi i Paesi al mondo che non abbia una seppur piccola rappresentanza esport. Un esempio è l'International Esports Federation che nel 2015, quando Italian e-Sports Association avviò i contatti, contava 32 membri mentre oggi ha raggiunto i 111".

Il segreto per restare al passo con l’evoluzione del mercato?
"Da un lato è il restare aggiornati sulle notizie (specie in ambito internazionale e verso l'Asia) e dall'altro avere un'incrollabile curiosità di voler sperimentare per migliorarsi". 

I prossimi appuntamenti di Independent Electronic Sports? Puoi svelarci qualche indiscrezione?
"Come annunciato le prime attività saranno ufficialmente annunciate tra qualche settimana, nel mese di aprile. Posso anticiparvi che si tratta dei corsi di formazione per Procuratore esports e che avranno luogo a partire da maggio a Milano e da giugno online. Sempre per quanto riguarda la formazione nel corso del 2022 saranno proposti anche i corsi per atleti. Questi ultimi saranno molto innovativi sia per quanto riguarda i programmi che per il formato ma maggiori dettagli saranno rilasciati tra uno o due mesi".

Hai ancora un sogno nel cassetto? 
"I sogni sono sempre tanti ma non li lascio nel cassetto. Uno dopo l'altro spero di poter concretizzare tutto o almeno la maggior parte. Una delle mie prossime mete è sicuramente quella di consolidare le attività di Independent Electronic Sports per contribuire alla crescita dell'ecosistema esport".